Festival degli spaventapasseri
Nell’ambito della 11 edizione della Festa del grano e della trebbiatura l’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi ha curato lo Show Cooking dedicato al prodotto principe della terra il “grano” e alla bevanda più importante per una terra che un tempo veniva chiamata “ Enotria” la terra del vino. Trasformando il tutto in momenti “DiVini “che unisce la passione alla professionalità e contribuisce a valorizzare i nostri prodotti e il nostro territorio.
Attraverso una collaborazione autentica, l’APC CZ si impegna a dare la giusta dimensione, attenzione e identità a ciò che la natura ci offre: eccellenze naturali che, grazie all’arte culinaria, si trasformano in esperienze uniche di gusto e cultura.
La Calabria e il nostro territorio hanno molto da offrire, con aziende agricole che con coraggio e una nuova visione stanno recuperando varietà locali, mulini a pietra che lavorano nel rispetto del chicco, ristoratori che propongono menù legati alla stagionalità e ai grandi prodotti del territorio.
Iniziative che non solo sostengono l’economia locale, ma raccontano un modo diverso e autentico di fare cucina. Una cucina che parla la lingua della terra.
L’iniziativa odierna vuole essere un veicolo di stimolo per tutti i ristoratori calabresi ad inserisse in menù un piatto a base di grano locale, con l’indicazione della varietà e del produttore, creando una rete regionale che unisce chi coltiva, chi trasforma e chi cucina.
Con queste modalità turisti e non che si trovano in Calabria, attraverso un piatto di pasta o una fetta di pane, riescono a cogliere la vera essenza dei sapori e della nostra identità.
La manifestazione ha visto la presenza di diverse aziende: il mulino Squillacioti promotore dell’attività, il concessionario di mezzi agricoli Ussia, e le strutture istituzionali del luogo con in testa il Sindaco di Guardavalle Giuseppe Caristo, il presidente del Gal Serre calabresi Marziale Battaglia, la condotta Slow Food basso jonio con il presidente Pasquale Perronace insieme alla nostra associazione capitanata dal Presidente Domenico Origlia.
Tutti gli oratori che si sono succeduti nella presentazione iniziale si sono detti strabiliati sia del luogo che della scelta di combinare insieme due prodotti ove la Calabria eccelle, ma, anche e soprattutto che questi momenti diventano veicolo di promozione del territorio.
L’alto attore principale è stata la Cantina Lavorata che presente con la figura dell’enologo Gabriele Lavorata, il quale ha introdotto i partecipanti alla degustazione dei alcuni vini dell’azienda che hanno accompagnato i piatti.
La degustazione è iniziata con la degustazione di una bruschetta di Grano Senatore Cappelli con ricotta, marmellata di cipolle rosse di Tropea, pancetta croccante, terra di olive e gherigli di noce, il tutto abbinato al vino “Greco nero” in purezza.
Il primo piatto è stato, spaccatelle mulino Squillacioti con ragù di salciccia, suino nero di Calabria, nduja, scamorza affumicata e pomodorino confit, abbinato al vino rosso “Bivongi”.
Per finire tortino alle melanzane, frutta secca e cioccolato fondente con ganache all’olio d’oliva e basilico, crumble alla vaniglia, abbinato al vino bianco “greco di Bianco”.
Il tuto è stato possibile realizzarlo grazie alla collaborazione dei tanti soci disponibili in questo particolare periodo a cui va il ringraziamento del presidente Origlia.
In conclusione il presidente ha auspicato che il grano non resti soltanto un prodotto agricolo, ma diventi il protagonista di una narrazione gastronomica tutta calabrese, simbolo di qualità, sostenibilità e bellezza rurale.
E che la ristorazione sia il palcoscenico in cui questo racconto prende forma, gusto e memoria.
Francesco Corapi
Ufficio stampa